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Notiziario del Gruppo Missioni

Notiziario nº 01/2016 "Adozioni a Distanza (relazione incontri annuali 11-12 dicembre 2015)".

Carpenedo, 03 gennaio 2016

di Giovanna Lazzarin

Due anni fa, attraverso un passaparola di amici, ho fatto l’adozione a distanza di un bambino del Kenia. Quest’anno, per la prima volta, ho partecipato alla riunione annuale del Gruppo Missioni. Conoscere il lavoro complessivo svolto, la feconda collaborazione con altre comunità e culture, la semplicità e la capacità di pensiero e attenzione al prossimo del gruppo organizzatore mi ha sorpreso e commosso. Il mio piccolo gesto ha assunto un significato più ampio e più vicino ai diretti interessati.

Mi è stato chiesto di scrivere il resoconto della riunione annuale di venerdì 11 dicembre rivolta a tutti i sostenitori, cosa che ho fatto volentieri.

Erano presenti molte persone, giovani e meno giovani, donne e uomini.

Mentre le persone si salutavano e si sedevano, scorrevano le immagini dei bambini e delle bambine del collegio di Darbhagudem in India, che è stato il primo collegio seguito dal Gruppo 22 anni fa.

Gianni Scarpa, coordinatore dell’incontro, ha iniziato dando la parola al parroco di Carpenedo, don Gianni che saluta dicendo:« ultimamente noto stanchezza e tristezza nelle persone che incontro, da dove può venire la gioia se non dal donare agli altri come in questo Gruppo!»

Viene proiettato il filmato sul collegio di Darbhagudem, dove si vedono i lavori svolti col contributo finanziario del Gruppo MTM (costruzione della scuola, del refettorio, dell’acquedotto, dell’impianto biogas); restano in mente i bambini che come tutti i bambini ridono e cantano e una vecchina magra e curva che mostra il sacco di riso ricevuto alla fine della messa domenicale.

Poi Chiara presenta le iniziative intraprese nel 2015 e lo stato di avanzamento dei progetti nei collegi che il Gruppo MTM sostiene. Inizia col motto : « poco è meglio di niente, poco, dove non c'è niente, è sempre moltissimo »

Mentre prosegue si capisce che ha ragione: le attività del Gruppo sono iniziate nel 1993 in India, si sono allargate nel 2003 al Kenia, dal 2008 il Gruppo è presente anche nelle Filippine.

L’obiettivo principale sono le adozioni a distanza che permettono a bambini e bambine, ragazzi e ragazze di istruirsi e poter trovare un lavoro dove sono nati e vivono, ma per realizzare questo obiettivo è necessario pensare anche all’alimentazione, alla salute, all’acqua, agli edifici, all’energia.

Cliccando su: www.gruppomissioniterzomondo.org/progetti si trova una descrizione dettagliata di tutti progetti avviati nel 2015 nei 3 paesi seguiti dal gruppo, ma è interessante non solo il grande lavoro che si sta svolgendo e per il quale ognuno dei presenti alla riunione ha messo un granellino, ma anche come questi progetti vengono scelti e pensati: c'è una struttura in loco che seleziona i progetti, ma il gruppo organizzativo di Carpenedo ci mette del suo.

Ad esempio nell’orfanatrofio di St. Patrick in Kenia era stato finanziato un forno per il pane, ma il pane risultava duro. Gianni Scarpa ha spiegato che lui e altri componenti il gruppo, hanno fatto una ricerca presso i fornai di Mestre e hanno capito che per rendere tenera una grande quantità di pane ci vuole una impastatrice industriale. Così nel 2015 è stata comprata l’impastatrice.

Vi è anche un’attenzione alla cultura e alle tradizioni del posto: in Kenia si usa circoncidere i bambini, si è deciso di attrezzare un ambiente sterile per queste operazioni in modo da evitare infezioni. Ed è significativo che una parte del finanziamento per questo progetto sia venuta dal gruppo giovani della parrocchia dei SS. Chiara e Francesco di Marghera.

Alla fine Andrea presenta l’andamento delle adozioni a distanza: ci sono 1050 adozioni attive, ma sono state restituite 80 schede di adozione. Si fa fatica a mantenere l’adozione quando il ragazzo diventa grande, anche se quelli che proseguono alle superiori e all’università hanno delle doti particolari che è giusto vengano valorizzate. Attualmente restano solo 40 adozioni scoperte. Andrea propone, a chi se la sente dei presenti, di farsi carico di mezza adozione.

Interviene una signora dal pubblico per spiegare il suo metodo per raccogliere i soldi: ogni giorno mette via un soldino (50 cent), in modo da ricordarsi ogni giorno del suo bambino in adozione.

Questo discorso, che ha un valore simbolico e insieme concreto, viene ripreso da altri e fa tornare in mente il motto del Gruppo presentato da Chiara. Così si chiude la riunione, mentre tutti vanno a prendersi, come ricordo per l’anno prossimo, una significativa pallina di Natale con i colori dei 3 stati.

Le foto della riunione di venerdì 11 sono visibili cliccando qui: www.gruppomissioniterzomondo.org/notiziari/2016/foto riunione/galleria_riunione.html

Le foto della riunione di sabato 12 dicembre le trovate pubblicate in FB all'indirizzo: www.facebook.com/gruppomissioni.terzomondo/

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